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18 10 2013 | Rimini | Urbanistica, in consiglio vince la minoranza: passano tre delibere a 5Stelle

Venerdì, 18 Ottobre 2013

tortora-chiaroRimini | Urbanistica, in consiglio vince la minoranza: passano tre delibere a 5Stelle

 

Singolare esito ieri in consiglio comunale a Rimini per le delibere urbanistiche del movimento 5Stelle. Tre approvate, una in pareggio è stata rimandata a una prossima assemblea, l'ultima bocciata. C'è stato sì un po' di trambusto nella file della maggioranza con due consiglieri (Samuele Zerbini e Vincenzo Gallo) che quelle delibere le hanno votate. C'erano banchi vuoti in giunta. A mancare su un tema così importante sia il sindaco Andrea Gnassi sia l'assessore all'urbanistica Roberto Biagini, che in realtà è andato via dopo aver letto la relazioni del dirigente sugli atti liquidati come non ammissibili perché le leggi regionali e il piano regolatore. I 5Stelle hanno anche raccolto gli interventi favorevoli dei consiglieri del Pdl.

 
Nel dettaglio la votazione ha visto: 11 voti a favore, 10 contrari, due astenuti per la delibera che permetterà il frazionamento degli edifici in centro storico; pareggio e quindi ridiscussione in consiglio per la delibera che chiede la possibilità della chiusura dei tetti piani per il centro storico (11 a 11 con un astenuto); passa la delibera per la chiusura della superficie (il 20 per cento) dei terrazzi che superano i 30 metri (12 a 11, nessun astenuto); offre regole per realizzare agglomerati vivibili la delibera passata 12 a 10 con un astenuto; mentre è stata bocciata la delibera per il recupero dei sottotetti in applicazione alla legge regionale 11 del 1998 con 10 a favore, 11 contro e 2 astenuti.


"Siamo soddisfatti per come è andata - è il commento del capogruppo a 5Stelle, Luigi Camporesi - anche se avremmo preferito vedere l'approvazione di tutte e cinque le delibere. Vogliamo che sia chiaro che adesso non ci fermeremo qui, adesso toccherà agli uffici metterle in pratica. Le delibere sono state proposte con l'obiettivo di sostenere l'economia locale e di rivitalizzare il cento storico, nell'ottica comunque dello stop al consumo del centro storico".  


Le delibere sono già state presentate agli ordini professionali "alcuni dei quali hanno espresso il loro parere favorevole per la quasi totalità degli interventi che propongono, almeno informalmente", sottolinea Camporesi. Ci è mossi proponendo delibere che "coincidono on quanto illustrato e promesso – in termini elettorali – dal sindaco stesso, e dunque da questa maggioranza" e perché "oggi siamo a oltre due anni dall'inizio del mandato amministrativo, e di fatti che possano avere dato seguito a queste dichiarazioni programmatiche non vi è ancora nessuna traccia".


Le delibere arrivano prima delle modifiche attese al piano strutturale comunale perché "vorrebbero essere utili alla soluzione del problema economico legato alla crisi del comparto edilizio, allo stesso tempo migliorare la sostenibilità dei consumi energetici del patrimonio immobiliare esistente, migliorare la resistenza sismica degli edifici del Centro Storico, limitare il consumo del territorio, ricucire fratture urbanistiche, snellire le procedure necessarie per l'avvio di alcuni tipi di lavori, e così via", conclude Camporesi.


In merito all'esito del consiglio comunale di ieri, parla di "sindaco sotto assedio" il consigliere del Pdl Gennaro Mauro. "Da oggi Gnassi sarà un sindaco più debole", dice. "È sotto gli occhi di tutti - dice - il "grande bluff" dell'enfant prodige della sinistra riminese, in due anni e mezzo di mandato oltre a propinarci "suggestioni" non ha fatto praticamente nulla per la città. Anzi ha fatto di peggio, ha ingessato la città, tenendo nel cassetto le osservazioni presentate dai cittadini sul PSC (Piano Strutturale Comunale), che risulta essere lo strumento che delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo del territorio riminese".


Parla anche di "città paralizzata dalla mala gestione degli strumenti urbanistici", Gioenzo Renzi di FdI. "Il sindaco - dice - se non vuole procedere all’approvazione degli ereditati PSC-RUE adottati, ritiri gli stessi Piani e ne riadotti di nuovi che recepiscano le indicazioni del suo “masterplan”. Ma dica cosa vuole fare".


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